Food Hubber, un’app contro lo spreco alimentare e per le famiglie povere

Grazie all’accordo messo in atto tra Aton, una tech company veneta ed Emergency, associazione umanitaria che non ha bisogno di presentazioni, arriva Food Hubber, app open source sviluppata per la distribuzione di beni di prima necessità che sarà fondamentale in questi giorni di feste per aiutare le famiglie povere
Food Hubber: Innovazione Tecnologica per il Supermercato Solidale di Milano
Aton, tech company veneta e Società Benefit, ha siglato un accordo con EMERGENCY per sviluppare un sistema gestionale dedicato agli hub di aiuto alimentare, mirato a sostenere le famiglie più vulnerabili. Grazie alla web application creata da Aton, l’Hub Aiuto Alimentare Cuccagna, inaugurato lo scorso ottobre nel Municipio 4 di Milano, è in grado di profilare i beneficiari (in forma anonima), assegnare loro i beni necessari e tracciare i ritiri effettuati. Inoltre, il software gestisce le giacenze, permettendo una pianificazione efficiente degli approvvigionamenti e garantendo un servizio accurato alla comunità.
Il progetto evidenzia il ruolo chiave di Aton, che in qualità di “Partner friend” di EMERGENCY, contribuisce all’ottimizzazione della distribuzione dei beni di prima necessità. La collaborazione è nata grazie all’iniziativa di una volontaria di EMERGENCY, già in contatto con Aton, che ha proposto l’idea prontamente accolta dal board aziendale e dai collaboratori. Questo impegno riflette la mission di Aton: creare soluzioni innovative per risolvere problemi complessi e promuovere l’integrazione sociale, come già dimostrato in progetti per missioni di peacekeeping delle Nazioni Unite.
Dalla partnership è nato Food Hubber, un software open source disponibile su GitHub, pensato per essere utilizzato da tutti gli hub alimentari. Questo strumento innovativo supporta il supermercato solidale di Milano, che serve circa 350 famiglie, aiutandole a raggiungere una maggiore autonomia. L’iniziativa mette al centro la socialità, la qualità del cibo e un’alimentazione equilibrata, ponendo le basi per un modello replicabile di solidarietà tecnologica.