Street food in Italia: 8 specialità regionali da provare assolutamente
Lo street food in Italia non è soltanto cibo veloce, ma una vera espressione culturale. Ogni regione custodisce ricette nate dalla tradizione popolare (qui trovi le migliori regione per regione), pensate per essere gustate in piedi, con le mani e spesso lungo le strade animate dei centri storici. Ovviamente, lo street food italiano è anche una grande attrattiva per i turisti. Ecco quali sono gli 8 street food simbolo dell’Italia, da provare assolutamente.
1. Arancini, simbolo della Sicilia
In Sicilia, e in particolare a Palermo e Catania, gli arancini – o arancine, secondo la variante linguistica – rappresentano il piatto da strada più celebre. Si tratta di sfere di riso impanate e fritte, con un cuore morbido e filante. La versione classica è con ragù e mozzarella, ma negli ultimi anni sono nate infinite interpretazioni, dal pistacchio al pesce spada. Croccanti all’esterno e morbidi dentro, sono un pasto completo racchiuso in un solo boccone.

2. La piadina romagnola
Sempre in tema di Street food in Italia, spostandosi in Emilia-Romagna troviamo la piadina, sottile focaccia cotta su piastra che da secoli accompagna la tradizione contadina. Oggi è diventata uno dei cibi più amati tra gli street food in Italia, anche dai turisti, farcita con salumi, formaggi o verdure di stagione. La combinazione più celebre resta quella con squacquerone e rucola, ma ogni piadina può trasformarsi in un piccolo capolavoro di gusto. È perfetta da piegare e consumare passeggiando per i borghi della Riviera.
3. Il panzerotto pugliese
A Bari e in tutta la Puglia il re dello street food è il panzerotto, una mezzaluna di pasta lievitata ripiena di pomodoro e mozzarella, fritta fino a diventare dorata. Esistono varianti con ricotta forte, cipolla o carne, ma l’essenza del panzerotto rimane quella di uno spuntino semplice e veloce da gustare sul lungomare.
4. I supplì romani
A Roma lo street food ha il volto del supplì. Queste crocchette di riso al pomodoro nascondono un cuore di mozzarella che, una volta aperto, crea il famoso “telefono” con il filo di formaggio filante. È uno snack immancabile nelle pizzerie al taglio, capace di saziare e appagare con pochi morsi. Nati come cibo povero, oggi i supplì sono diventati un’icona della capitale.
5. Panelle, l’anima di Palermo
Lo Street food in Italia riparte dalla Sicilia, ma stavolta a Palermo, incontriamo le panelle. Si tratta di sottili frittelle di farina di ceci servite dentro un morbido panino al sesamo, spesso accompagnate da crocchè di patate. Questo piatto racconta perfettamente la capacità della cucina siciliana di creare meraviglie a partire da ingredienti semplicissimi.
6. La focaccia di Recco
In Liguria, accanto al pesto e alle focacce genovesi, spicca la focaccia di Recco. Si distingue per la sfoglia sottilissima che racchiude un ripieno di formaggio fresco, cotta al forno fino a diventare dorata e filante. La ricetta è talmente preziosa da essere protetta dal marchio IGP, garanzia di autenticità. Leggera e saporita, rappresenta il compagno ideale di una passeggiata lungo il mare.
7. Le olive all’ascolana

Nelle Marche, e in particolare ad Ascoli Piceno, nascono le celebri olive all’ascolana. Grandi olive verdi vengono denocciolate, riempite con un ripieno speziato di carne, impanate e infine fritte. Il risultato è un boccone croccante e saporito, sfizioso e raffinato al tempo stesso. Oggi ne esistono versioni vegetariane, ma quelle tradizionali restano una delle più alte espressioni dello street food italiano.
8. Le sgagliozze di Bari
Chiudiamo dello street food in Italia tornando a Bari, dove tra i vicoli della città vecchia è impossibile non imbattersi nelle sgagliozze. Si tratta di pezzi di polenta fritta, croccanti fuori e morbidi dentro, venduti spesso dalle signore direttamente in strada. La loro semplicità le rende irresistibili e rappresentano un rito quotidiano che unisce residenti e visitatori in un’atmosfera di autentica convivialità.
Lo street food italiano non è un ripiego rispetto alla cucina tradizionale, ma un suo completamento. Sicuramente per i turisti, stranieri e non solo, è un modo per vivere l’esperienza fino in fondo gustando le tradizioni locali.
